Psicosomatica

... al contrario, quando una di queste due parti soffre un disagio, gli effetti possono ricadere sull'altra parte che ne è del tutto ignara. E' come dire che una sofferenza della mente può esercitare effetti sul corpo e manifestarsi attraverso "un sintomo" fisico e viceversa. 

Tradizionalmente ci sono malattie considerate psicosomatiche come i problemi dermatologici, allergici, dell'apparato gastrointestinale, scheletrico, genito-urinario, legato alla regolazione del sonno, all'attività sessuale o riproduttiva, il mal di testa e qualunque altro disturbo fisico della persona. Esso può essere espressione di un disagio anche o solo mentale. Ciò non significa che i sintomi siano fittizi o “inventati” : la malattia c’è in tutte le sue peculiarità ma manca del tutto o in parte una causa organica.

La psicosomatica è un ambito che mi sta molto a cuore e come accade in questi casi, nella mia attività clinica e formativa ho lavorato con molti pazienti che manifestavano sintomi del corpo ma riconducibili anche o solo alla mente. Il gruppo di queste persone è molto ampio: alcuni mostrano una sofferenza fortissima collegata a sintomi corporei invasivi e fastidiosi, mentre all’altro estremo si trovano persone che ignorano quasi ciò che succede nel loro corpo. 

 Queste persone sono in difficoltà ad entrare in contatto con le proprie emozioni ed i vissuti più profondi. Per usare una metafora, è come se il mare interiore delle emozioni, bisognoso di emergere e farsi accogliere ma incapace di trovare giusta gratificazione, trovasse una via di espressione attraverso il corpo. Nelle storie di queste persone, emergono spesso condizioni stressanti o traumatiche non elaborate. Lo psicosomatico solitamente è propenso alla concretezza, ad un pensiero "cognitivo" e razionale. Predilige “fare” cose perché non riesce a "sentire e riconoscere" ciò che succede dentro di sè. Spesso il suo comportamento  è tendenzialmente organizzato ed efficiente ma piuttosto freddo.


La cura


Solitamente è un processo lento e incostante sebbene in molti casi il sintomo si riduca dopo un’efficace presa in carico. In molti casi è importante che la cura avvenga attraverso un'equipe costituita da diversi professionisti della salute che lavorano in sinergia. Dal punto di vista esclusivamente psichico è cruciale che la persona giunga gradualmente ad una maggiore consapevolezza del suo corpo e dei sintomi spesso associati ad una parte di sé che viene negata, al sentire le emozioni sovente taciute e sommerse. 

IL lavoro terapeutico è quindi centrato alla comprensione profonda della persona, nell'aiutarla a sentire ed esprimere le proprie emozioni, all'esplorazione di sé rivolta all'accettazione nella sua globalità e nello sforzo di sviluppare la propria capacità di riconoscere i propri stati mentali.


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Psicosomatica e scienza

Pensiamo a corpo e mente come un'unità  inscindibile e quindi consideriamo qualunque manifestazione del nostro corpo, malattia o sintomo,  un segnale di tale unità: del corpo e insieme della mente. Da lungo tempo, da Platone in poi possiamo dire, la tradizione medica si è occupata prevalentemente del corpo trascurando la mente, come anche le scienze umane e la psicologia hanno seguito la mente tralasciando il corpo o soma.

 Oggi tuttavia propendiamo per un approccio globale alla persona che tenga conto della sua interezza. Da questo punto di vista, in considerazione anche delle connessioni profonde che legano  corpo e mente e della relazione stretta e biunivoca che intercorre fra esse, non possiamo non tenere conto del ruolo che la mente ha nella manifestazione di una qualunque forma di malattia. Ciò significa che possiamo pensare ad ogni sintomo fisico come l'effetto congiunto di un disagio del corpo che passa però anche attraverso la mente. E' come dire che per ogni messaggio del corpo, malattia o sintomo compreso, la mente svolga un ruolo attivo e regolativo  attraverso il sistema nervoso, il sistema immunitario, la cascata di ormoni e neurotrasmettitori che partono dalla mente e sono in diretta connessione con i pensieri, le motivazioni, le intenzioni. La ricerca scientifica ha dimostrato che ciascuna di queste porzioni si integra con le altre per regolare i segnali del corpo e modularne la loro espressione attraverso un fittissimo intreccio di fibre nervose e neurotrasmettitori.


Personalità e malattia

Lo stesso Ippocrate (460-370 a.C.) aveva intuito una correlazione tra le caratteristiche individuali di una persona e le sue malattie e per questo sosteneva la necessità di considerare il malato in tutti i suoi aspetti di individuo unico e globale. Oggi è  ormai chiaro come ogni manifestazione fisica abbia un correlato "mentale" e sono state fatte moli di ricerche proprio per mettere in relazione i tratti di personalità con l'insorgenza di malattia. Per riassumere possiamo dire che sono stati identificati due profili di personalità A e C che sembrerebbero correlare con la manifestazione di malattie cardiovascolari e tumorali rispettivamente. I soggetti con tratti di personalità di tipo A sarebbero caratterizzati da irascibilità,  spirito di competizione, bisogno di affermazione e successo, scarsa propensione all' introspezione, tensione costante, noia, ipotizzando quindi uno stile di vita frettoloso, faticoso e poco centrato sulla riflessione personale e la relazione; queste persone sembrerebbero ammalarsi in modo significativamente maggiore di patologie cardiovascolari come ictus, incidenti vascolari, infarti. Al contrario, i soggetti C sarebbero tendenzialmente depressi, con atteggiamenti di ritiro e distanza dalle problematiche e dalla relazione, tendenti a minimizzare o nascondere le emozioni, frequentemente con vissuti di impotenza o rinuncia, con stili di vita solitari e la tendenza a non chiedere aiuto medico in caso di malattia. Questi soggetti si ammalerebbero prevalentemente di patologie neoplastiche. L'ipotesi è  che essi sviluppino  una depressione del loro sistema immunitario oltre ad un pericoloso ritardo nella richiesta di diagnosi e cura. Questo è solo un esempio, che tuttavia mette in risalto come la personalità di ognuno, il proprio bagaglio psichico e comportamentale possano esercitare un ruolo determinante nel manifestarsi della malattia.

 

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